venerdì 23 ottobre 2009

La Commissione Ue garante di Saab?


La Commissione Europea...

La testata giornalistica Ttela nostra fonte principale di informazione ha recentemente fornito nuove news relative al prestito approvato dalla Banca Europea Bei per Saab. Le notizie pubblicate riassumono i prossimi passaggi per la casa automobilistica svedese che ora deve confrontarsi con la Commissione Europea. La Commissione Europea oltre a dare la sua approvazione al prestito deve accettare di esserne garante oltre al Governo Svedese. Di seguito l'articolo di Ttela sul rapporto che ora lega l'azienda Saab Automobile Ab con la Commissione Europea.

Saab ora attende la Commissione Ue

Da quando il prestito è stato approvato dalla Bei, sono già al lavoro i manager impiegati per risolvere la vicenda Saab. Uno dei prossimi passaggi riguarda la Commissione Europea che dovrà diventare garante del prestito concesso dalla Bei. Ma quanto tempo passerà prima che la Commissione Ue si pronuncerà in merito? Il tempo rimasto all'azienda di Trollhattan diminuisce sempre di più, i fondi economici necessari per il sostentamento aziendale non sono infiniti e l'attuale riassetto delle catene di montaggio e il lancio dei prossimi modelli non permettono una produzione ottimale ed a pieno regime. "Non siamo ancora molto preoccupati, ma desiderosi di cominciare con i prossimi business plan" afferma l'Information Manager Eric Geers. Saab per essere in regola deve ottenere garanzie da parte del Governo Svedese e da parte della Commissione Europea che ora devono confermarsi garanti dei fondi concessi e se lo Stato Svedese ha già confermato la sua presenza in merito, la Commissione Ue non si è ancora pronunciata ufficialmente. Il Ministro Mr. Hagglund ha presentato una notifica quasi tre settimane fa, ma nessuno sa quanto tempo è necessario alla Commissione per diventare garante. "La loro posizione non ci riguarda, ma ci sembra che la Commissione Ue sia incerta" dichiara Paul Akerlund sindacalista di Saab Automobile Ab. Intervistato il Ceo Mr. Christian Von Koenisegg afferma "La tempistica è fondamentale. Non ci dovrebbero essere ulteriori ritardi!". L'obiettivo fissato dall'azienda svedese è terminare i processi in corso per fine ottobre inizio novembre. Ttela ha cercato ieri di conoscere le tempistiche necessarie intervistando Jonathan Todd dipendente del Dipartimento della Commissione Europea, ma la risposta ottenuta da Bruxelles non ha fornito novità rilevanti "La Commissione si occupa di questa vicenda come richiesto, ma è troppo presto per fare qualsiasi commento". L'Ufficio del Debito ha sempre lavorato con tempistiche ridotte e con una fine prevista per il 21 ottobre e un suo portavoce Mr. Erik Sjulander afferma "Saremo in grado di segnalare tutto al Governo, ma non posso dichiarare altro oggi, posso solo dirvi che la nostra intenzione è quella di non ritardare ulteriormente il processo Saab". Ormai le separazioni con l'ex proprietario General Motors si fanno sempre più reali e gli avvocati delle relative aziende stanno definendo gli ultimi dettagli conferma la consulente Saab Kristina Geer. Speriamo in una fine definitiva, ormai non solo i dipendenti, ma anche i media non ne possono più.

Condividiamo pienamente la speranza di Ttela, questo continuo tira e molla non fà bene a nessuno e i rumors ogni giorno si sprecano.

2 commenti:

  1. Ma la commissione non doveva dare il suo avvallo prima dell'approvazione del prestito? Doveva solo garantire l'esatta burocrazia della richiesta?

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  2. Esatto.. Anch'io ho capito che per ora ha solo controllato le carte...

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